Fonte: http://www.infopal.it/leggi.php?id=18091
Haniyah ha dichiarato alla mamma di Vittorio che il governo perseguirà gli autori del crimine, e che esso non passerà impunito.
Le ha poi spiegato che il governo ha seguito il rapimento del pacifista Vittorio fin dall’inizio e ha lavorato per il suo rilascio, com’era già successo in altri casi, ma che i sequestratori non hanno aspettato la scadenza del termine (delle 30 ore, ndr) e lo hanno ucciso, a dimostrazione che il loro intento era proprio quello dell’omicidio premeditato.
Haniyah e il governo di Gaza hanno rinnovato l’impegno a proteggere tutte le organizzazioni internazionali di solidarietà, e gli attivisti rimasti nella Striscia, chiedendo a tutti loro di proseguire le loro attività per rompere l’assedio di Gaza.
Il funerale. Haniyah ha inoltre sottolineato che il governo organizzerà funerale ufficiali per Vittorio, non appena verrà consegnato il corpo, e una delegazione ufficiale e popolare si recherà a Roma per partecipare alle esequie e presentare le condoglianze al popolo e allo Stato di Vittorio, e per spiegare loro le circostanze del crimine e tutte le misure adottate dal governo.
Cortei e sit-in a Gaza per ricordare Vittorio. Oggi pomeriggio, nella Striscia di Gaza sono state organizzate diverse attività per commemorare Vittorio e condannare il suo assassinio.
A Gaza City, centinaia di cittadini palestinesi, di leader delle fazioni palestinesi e personalità della società civile, si sono ritrovate in strada per condannare il crimine.
Le reazioni delle fazioni. Condanna unanime dell’assassinio di Vittorio è arrivata dai partiti palestinesi. Il Jihad islamico ha denunciato l’omicidio, sottolineando che è stato commesso da “coloro che non rappresentano il popolo palestinese, ma portano avanti l’agenda e gli obiettivi israeliani per annullare tutti i tentativi di rompere l’assedio”.
Khader Habib, esponente del movimento, durante un corteo a Khan Younis, nel sud della Striscia, ha dichiarato che “l’efferato crimine commesso da un gruppo intellettualmente deviante è estraneo alla religione e all’etica musulmana, e non riflette il carattere del nostro popolo, la sua gentilezza e generosità”.
Per il movimento di Hamas ha parlato Mahmoud az-Zahar, in una manifestazione a Gaza: “Tutto il popolo palestinese denuncia questo crimine, che non fa parte della nostra religione e etica, come musulmani e come palestinesi”.