La NATO, Organizzazione del Trattato dell’Atlantico del Nord, ha annunciato la sua intenzione di riunirsi a Belgrado il 13, 14 e 15 giugno.
Il Movimento Ženes, Donne di Serbia, richiede al governo di cancellare il summit. Se il governo non annullerà l’incontro, il Movimento Ženes lancerà un appello a tutti i cittadini affinché si mobilitino e manifestino la loro opposizione a ciò che, per il popolo serbo, rappresenta una offesa e una provocazione.
Per quanto riguarda l’aspetto formale, le date scelte coincidono (a distanza di quasi due giorni) col dodicesimo anniversario della fine (11 giugno 1999) dei bombardamenti della NATO contro la Serbia. Esse segnano il periodo dell’ “accordi di Kumanovo, un inganno che ha permesso alla NATO di entrare in Kosovo e di imporre la risoluzione 1244 dell’ONU, violata dai paesi della NATO, avendo questi riconosciuto successivamente una “indipendenza” del Kosovo che non era stata inclusa nella risoluzione.
L’incontro che si terrà a Belgrado, avviene quando la NATO bombarda Libia, uno stato sovrano e indipendente che, come la Serbia, non aveva fatto nulla, e uccide impunemente le sue donne e i suoi bambini, distrugge le infrastrutture e rovina l’intero paese. È quindi doppiamente simbolico il periodo che i tirapiedi di Washington e di Bruxelles hanno scelto per stendere il tappeto rosso all’organizzazione terroristica del Nord Atlantico (NATO).
Nel merito, la NATO è un’organizzazione che ha mai perseguito l’obiettivo di proteggere la popolazione europe, ma ha sempre servito gli interessi politico-militari degli USA e del mondo anglossassone.
Ieri, la Nato giustificava la sua esistenza con “minaccia sovietica” e con l’esistenza del “Patto di Varsavia”. La minaccia sovietica non esiste più, se davvero è mai esistita, e il Patto di Varsavia è stato sciolto 31 marzo 1991.
In seguito, muovendosi alla conquista dell’Europa orientale e dell’Eurasia, la NATO ha mostrato il suo vero volto che non è quello di un’alleanza di difesa delle democrazie occidentali, ma quella di uno strumento di conquista degli Stati Uniti.
Ieri la Nato ha attaccato selvaggiamente Serbia, uccidendo migliaia di suoi cittadini e ferendone decine di migliaia. Dodici anni dopo 78 giorni di bombardamenti i serbi continuano a morire, avvelenati dalle munizioni all’uranio impoverito e dalle armi biologiche e batteriologiche. Utilizzate.
Oggi il Movimento Ženes chiede all’attuale governo di ritornare sulla propriadecisione di ospitare in territorio serbo l’infame riunione prevista per il 13, 14 e 15 giugno. La maggioranza dei cittadini è contro l’entrata della Serbia nella NATO come si oppone all’entrata della NATO in Serbia.
Se questo incontro si svolgerà, il Movimento Ženes aderirà al vasto movimento popolare di protesta e di opposizione che sicuramente si svilupperà.
L’esigenza dei Patrioti e di tutti i cittadini che amano la libertà e la pace è chiara: la cancellazione della riunione della NATO e la mobilitazione dei cittadini.
– No all’ingresso della Serbia nella NATO!
– Nessun accesso alla NATO in Serbia!
Mila Aleckovic Nikolic, presidente del Movimento Ženes
http://www.zenes.org/